Specie



Gruppo: Invertebrati

Zerynthia polyxena (Polissena)

Nome scientifico: Zerynthia polyxena ([Denis & Schiffermüller], 1775) – Insecta, Lepidoptera, Papilionidae. Ricerche recenti, basate sia su marcatori genetici mitocondriali che su morfometria geometrica hanno appurato che quella che si credeva una unica specie è invece costituita da due entità distinte a livello specifico; Zerynthia polyxena ([Denis & Schiffermüller], 1775) e Zerynthia cassandra (Geyer, 1828). Tali specie mostrano in Italia settentrionale la loro area di contatto e Zerynthia cassandra (presente a Sud del Po) è stata elevata al rango di specie e ridescritta.

Riguardo alla direttiva comunitarie 92/43/CEE Z cassandra va considerata come parte di Z. polyxena

Nome volgare:

Biologia: specie univoltina, i bruchi compiono 5 mute nell'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. L’alimentazione delle larve, bastate su varie specie di aristolochie, fornisce sostanze tossiche, che entrano a fare parte dei tessuti delle larve stesse, rendendole non commestibili. La farfalla adulta ha infatti la caratteristica colorazione “aposematica” (gialla e nera, con altri colori vivaci di ammonimento quali rosso e blu) per scoraggiare i potenziali predatori.

Distribuzione: La specie (Z. polyxena – Z. cassandra) è diffusa in Europa meridionale e Sud Orientale, Turchia e Kazakistan nord occidentali, Urali meridionali. In Italia centro meridionale è diffusa ma localizzata Z. cassandra, presente anche in Sicilia. In Basilicata i dati ufficiali riportano una presenza estremamente localizzata (Vulture, L. Rotonda, Abriola, L. di Camastra) ma tale rarità è verosimilmente da imputare a difetto di ricerca. Distribuzione nel SIC qui

Habitat: Zerynthia polyxena (e Z. cassandra) è`una specie strettamente filopatrica. Gli adulti raramente si allontanano dalle aree di foraggiamento larvale (zone con Aristolochia spp.). La specie è termofila e raramente colonizza aree montuose sopra i 900 m slm.  È distribuita prevalentemente in pianure, fondovalli e aree collinari con piccole popolazioni isolate.

Alimentazione:  le piante nutrici dei bruchi sono Aristolochia pistolochia, Aristolochia rotunda, Aristolochia clematitis, Aristolochia pallida

Consistenza delle popolazioni: Non esistono dati tali poter stabilire la consistenza delle popolazioni. Non esistono dati demografici noti per il SIC.

Minacce: frammentazione e distruzione degli habitat e delle specie vegetali a cui la farfalla è associata.

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione: è una specie “protetta” per il suo elevato valore biogeografico e conservazionistico, inserita negli allegati II e IV della dir. 92/43/CEE, e nella convenzione di Berna (all. II). Tra le categorie di minaccia stilate dalla IUCN la specie è considerata Least Concern.